Un Osteopata adeguatamente formato dispone di un bagaglio tecnico ampio. Questo gli consente di scegliere sempre le migliori (e più adeguate) tecniche da applicare per ogni singolo caso, sempre nel pieno rispetto del paziente. E’ piuttosto diffusa la paura di “essere scrocchiati”: questo aspetto non deve assolutamente costituire un limite per venire in visita. Un Osteopata avveduto e preparato NON utilizzerà quel tipo di tecniche in quel caso specifico, e il trattamento sarà comunque altrettanto efficace

Premesso che ogni terapeuta ha un suo peculiare modo di procedere, solitamente una prima seduta consta delle seguenti fasi:

• Anamnesi – si compone di una attenta raccolta dei dati del paziente al fine di inquadrare al meglio il disturbo lamentato, comprendere eventuali aspetti non corretti legati allo stile vita, e infine capire se è possibile o meno la presa in carico da parte del terapista;
• Valutazione posturale e test osteopatici – questa è la parte che precede il trattamento vero e proprio, ed è fondamentale per capire su quali strutture agire, ma anche su quali NON agire e magari richiedere degli accertamenti. Ogni terapeuta si avvale di una propria specifica modalità di procedere;
• Trattamento – dopo aver individuato le aree disfunzionali, si procede con il trattamento manipolativo. Attraverso una serie di tecniche, mai dolorose o invasive, si mira a donare libertà e mobilità ai tessuti, dando molto spesso già in prima seduta una sensazione di benessere e libertà di movimento. Il tutto con lo scopo di riportare gradualmente un nuovo equilibrio sul piano globale;
• Consigli – laddove necessario l’Osteopata darà dei consigli finalizzati a migliorare lo stile di vita del paziente, anche con lo scopo di prevenire ricadute. Possono essere anche assegnati degli esercizi, i quali sono fondamentali anche in ambito pediatrico, perfino nei bambini molto piccoli;
• Impostazione di un piano terapeutico – è fondamentale stabilire e impostare un piano di trattamento, il quale sarà sempre ritagliato sulle singole necessità, e mai standard. E’ vero che spesso si possono avere risultati già dalla prima seduta, ma, soprattutto nelle situazioni croniche, è assolutamente necessario dare seguito alla prima terapia.

Per quanto riguarda l’abbigliamento si consiglia di indossare (o di portare con sè) abiti leggeri e comodi, ad es. pantaloncini o pantacollant per le signore, in modo da agevolare il lavoro dell’Osteopata. Gli accorgimenti nell’abbigliamento sono relativamente validi per i bambini, verso i quali ci si adegua in base a vari fattori. In ogni caso il locale è sempre adeguatamente climatizzato.

Si consiglia poi di portare, in prima visita, gli accertamenti fatti, in particolare quelli relativi al disturbo lamentato. Saranno utili al terapista per meglio inquadrare la situazione

E’ assolutamente vietato per legge. Può solamente, se adeguatamente formato in tal senso, suggerire dei rimedi naturali da assumere come accompagnamento al ciclo di trattamenti, per potenziare l’efficacia degli stessi. Le mani restano il principale mezzo a disposizione dell’Osteopata.

Assolutamente sì. Il trattamento è consigliato anche a partire già dai primissimi giorni di vita. E’ caldamente consigliato (anche se al momento non obbligatorio) affidare il bimbo nelle mani di Osteopati che abbiano conseguito una specializzazione in ambito pediatrico (la quale può durare anche 2 o 3 anni).

(Consultare anche dal menu in alto la sezione “Osteopatia Pediatrica”)

E’ necessario che l’Osteopata collabori con altre figure specialistiche, nella visione di un approccio multidisciplinare. L’Osteopata può virtualmente collaborare con qualunque figura si occupi di salute, a patto ovviamente di mantenere il rispetto delle reciproche competenze professionali